Biografia
Mario Capponi nasce il 1° Dicembre 1937 a Montecosaro (Macerata) da una famiglia poverissima. Ha un’infanzia difficile, come quella di tanti bambini cresciuti durante la guerra. Figura di riferimento, e di conforto fino all’età di 18 anni è il nonno materno Enrico. Mario lo segue nel suo lavoro di esattore delle tasse e di campanaro. Partecipando alle funzioni religiose col nonno, Mario bambino fu colpito dalla solennità dei riti e dalla maestosità degli arredi liturgici. Queste suggestioni infatti sono destinate a riaffiorare nella produzione futura, soprattutto nelle sedie “a ventaglio” e “a raggiera” che tanto rimandano a una sorta di macro-ostensorio.
Raccontava che nella dimensione ristretta del borgo, ai tempi della scuola, era stato oggetto di discriminazioni ed umiliazioni per la condizione di bambino povero. La sua reattività, però, gli permise di affrontare ed elaborare difficoltà in favore del bello e del nuovo, e la predisposizione alla invenzione creativa ne trasse vantaggio per quella che sarebbe stata la futura produzione artistica.
Da ragazzo tentò vari mestieri prima di concentrarsi nella bottega paterna di falegnameria e restauro. Era avido di conoscenza e interessato a tutto ciò che lo circondava, in particolare ai mestieri artigiani del suo paese: il ciabattino, l’impagliatore di sedie, il bottaio, il sarto, il barbiere. Tutto ciò che poteva essere manipolato e trasformato da mani sapienti in un apprezzato oggetto, non sfuggiva alla sua attenzione. Anche la musica è stata una grande musa ispiratrice e da giovane, pur non avendola mai studiata, suonò la chitarra in una piccola band del paese. A 20 anni pensò di emigrare in Germania per lavorare, ma non riuscì a decidersi a partire. Rimase nella bottega paterna e si dedicò al lavoro di falegnameria e restauro. La tensione però del viaggio mancato, del sogno non realizzato, lo costringe ad una continua ricerca creativa che si esprime attraverso un viaggio e una progettazione mentale, alla creazione dapprima di sculture lignee, incastri, prototipi di design, per finire con la produzione pittorica. Dal 1972 al 1976 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Macerata nella sezione di pittura sotto la guida di Remo Brindisi che scriverà per lui e per il suo lavoro una lettera di encomio, con particolare riguardo all’incastro ligneo. Nel Settembre 1985 ottiene una supplenza per un anno presso l’Istituto d’Arte di Gubbio come docente di Arte del restauro del mobile.
Nell’Agosto 1986 sposa Anna, incontrata l’anno precedente durante una passeggiata in riva al mare, dove spesso si rifugiava, per rigenerarsi, e raccogliere materiali che il mare portava a riva. Nel 1987 e 1988 nascono Irene ed Enrico Maria. Continua il suo lavoro di restauro e riproduzione nella bottega, implementando tra il 1990 e il 2005 la produzione pittorica. Nel 2001 si ammala gravemente, ma continua a lavorare fino al Maggio 2005. Si spegne a Luglio dello stesso anno nella sua casa, confortato dalla sua famiglia e circondato da molte sue opere.
Attività espositive
1977
Uno spettro si aggira per l'Europa, azione/scrittura, realizzata insieme a Francesco Colonnelli e Massimo Ventura, Galleria del Falconiere, Falconara (Ancona), con testo critico di Giulio Angelucci. Nello stessa anno, 1-6 giugno, il videotape partecipa alla Settimana Internazionale della Performance, curata da Renato Barilli, Galleria d'Arte Moderna di Bologna.
La Performance, a cura di Franco Solmi, Renato Barilli, Francesca Alinovi, Roberto Daolio, Marilena Pasquali, sezione La ricerca sul sociale, con scheda critica di Marilena Pasquali, La Nuova Foglio Editrice, Pollenza - Macerata 1978. Il volume è stato riprodotto in stampa anastatica in occasione del 40°anniversario della Settimana Internazionale della Performance, Edizioni MAMbo, Bologna 2017. La pittura in Italia. Il Novecento / 3. Le ultime ricerche, a cura di Carlo Pirovano, con saggi di Enrico Crispolti, Electa, Milano 1994.
1980
Lo spazio possibile, artisti giovani nelle marche, a cura di Marilena Pasquali, 16 maggio-5 giugno, Ancona, Palazzo Bosdari, replicata a Civitanova Marche (Macerata), Mercato coperto di Civitanova Alta, 2-12 agosto.
1981
L'incastro nell'incastro, mostra personale a latere del Convegno sul Design, Galleria del Falconiere, Ancona.
1981
Partecipa su invito personale del Sindaco di Spoleto allo Spoleto Festival '81, Palazzo Mauri, con testo critico di Giulio Angelucci.
1983
Accademia di Belle Arti, Macerata, mostra personale, 9-19 febbraio, con testo critico di Remo Brindisi.
1983
Partecipa alla sezione Solo legno, dalla nave alla matita, nell'ambito del Congresso ICSID DESIGN 83", 23 ottobre-30 novembre, organizzata dalla Provincia di Milano presso la Cascina Grande, Comune di Rozzano (Milano), DOMUS, febbraio 1984, n. 647.
1985
Le sue sculture in legno vengono utilizzate per l'allestimento scenografico della manifestazione Dal monologo drammatico all'attore concertante, patrocinata dall'Università La Sapienza di Roma, dall' Assessorato all'Istruzione e Cultura della Provincia di Siena e dal Ministero del Turismo e dello Spettacolo, Montalcino (Siena), 13 luglio-3 agosto.
1989
Partecipa al Premio Marche, Ancona. Il Premio riprendeva dopo più di vent'anni di interruzione in occasione del 30° anniversario della fondazione dell'Università di Ancona e della Facoltà di Economia.
28/01/2022 - 28/02/2022
Presso il Politeama di Tolentino “Mario Capponi artista artigiano”.
26/03/2022 - 23/04/2022
Presso la Galleria d’Arte Puccini di Ancona “legno metafore di memoria e vita”.
Mostre postume
a cura di Loretta Fabrizi